Anche quest’anno la scuola “Dante Alighieri”, con le due sedi staccate di Baiano e Campello, si é cimentata per la V volta nella gara-concorso Kangourou di lingua inglese per la categoria Wallaby, con 52 partecipanti su 6594 in tutt’Italia.
Dopo più di un anno di sperimentazione didattica in cui si è lavorato per livelli omogenei  di competenze per la lingua inglese, permettendo così a ciascun alunno di trovare i propri ritmi di apprendimento, si stanno raccogliendo i primi frutti. Tali attività sono state fondamentali per potenziare le abilità di ascolto, comprensione orale e scritta in lingua inglese. 
Sicuramente, anche l’attività di collaborazione con il Columbus Centre di Toronto ha creato una mentalità, una motivazione alla conoscenza della lingua come mezzo di comunicazione, accettazione ed integrazione che si ripercuote non solo sulla conoscenza della lingua straniera ma anche su un modo di vivere e comportarsi nella nostra comunità. Ai migliori alunni della scuola verrà data la possibilità di vivere un’esperienza di 9 giorni in Canada, a Toronto appunto, il prossimo maggio, dove ritroveranno coetanei ed insegnanti che sono stati ospiti nella nostra scuola per 3 mesi, un’iniziativa molto significativa che si sta consolidando nel territorio spoletino.
I risultati sono eccellenti; ben 8 ragazzi semifinalisti potranno partecipare alla seconda fase del  14 e 15 aprile in quanto migliori della Regione Umbria e uno tra loro tra i primi cento d’Italia.
In ordine di classifica: 1) Archilei Sebastiano 2) Bocchini Fabio 3) Borgiani Francesca 4) Moriconi Alessandro 5)  Campana Riccardo 6) Petrini Alessia 7) Germani Giulia  8 ) Alessi Matteo
Le insegnanti impegnate nel progetto, Susanna Marsiglia, Claudia Cavapozzi, Anna Maria Conio, Antonella Donati, ritengono che sia stato svolto un ottimo lavoro da ottobre a marzo e con soddisfazione, si complimentano con  tutti i  ragazzi della scuola che hanno partecipato  auspicando loro un proseguo nelle prossime fasi nazionali .
Un ringraziamento va anche alla dirigente Morena Castellani che ha creduto nella validità del progetto complessivo.